Il Signore dello Yoga e dell'Universo
Śiva è il Mahāyogin, "il grande yogin", l’asceta supremo che raggiunge la beatitudine attraverso la meditazione. È anche Yogiśvara, "il Signore dello Yoga", che governa il respiro dell’universo, la coscienza suprema oltre tempo e spazio.
Nell'iconografia tradizionale appare con la pelle bianca brillante, simbolo dell’indifferenziato, della purezza assoluta e del trascendente, poiché non appartiene al mondo fenomenico ma è al di là delle dualità dell’esistenza.
L'Occhio della Saggezza
Tra le sopracciglia di Śiva brilla il terzo occhio, simbolo della saggezza suprema e della conoscenza totale. Questo occhio rappresenta la visione interiore, il potere di vedere oltre l’illusione (māyā) e di dissolvere l’ignoranza con il fuoco della consapevolezza.
Quando Śiva apre il terzo occhio, sprigiona un’energia distruttiva capace di incenerire tutto ciò che è impuro, poiché la distruzione, nel suo caso, non è fine a sé stessa, ma è necessaria per la rigenerazione e la trasformazione.
Sulla sua fronte brilla anche la luna crescente, simbolo del suo dominio sullo scorrere del tempo e del ciclo lunare. Essa rappresenta il flusso del divenire, il controllo sulla mente e sull’illusione del mondo materiale. La luna gli conferisce un aspetto sereno e pacificatore, ricordando che la sua natura non è solo distruttiva, ma anche protettrice e benevola.
Il Serpente e il Gange
Attorno al collo di Śiva si avvolge un serpente, emblema della kundalinī, l'energia latente presente in ogni individuo, raffigurata come un serpente dormiente alla base della colonna vertebrale.
In Śiva, questa energia è risvegliata e perfettamente controllata, manifestando il potenziale spirituale più elevato.
Dai suoi capelli raccolti sulla testa (jaṭā) sgorga il Gange, il fiume sacro, venerato come una Devī.
Si narra che il fiume, scorrendo direttamente dalla via lattea, fosse troppo potente per essere accolto sulla terra; solo Śiva, con la sua forza infinita, poté incanalare il flusso tra le sue chiome, mitigandone l’impeto. Questo simboleggia la capacità del divino di contenere le forze distruttive e trasformarle in benedizione per il mondo.
Il Tridente e il Dominio sui Tre Guṇa
Śiva regge il triṣūla, il tridente le cui tre punte rappresentano i tre guṇa, le forze cosmiche che governano l’universo:
Sattva (purezza, luce, equilibrio)
Rajas (passione, attività, movimento)
Tamas (oscurità, inerzia, distruzione)
Śiva è il padrone assoluto di questi tre principi, che si combinano in ogni manifestazione dell'esistenza.
Inoltre, le tre punte del tridente rappresentano anche le tre funzioni supreme di Śiva: creazione, preservazione e distruzione, aspetti dell’unico grande ciclo dell’esistenza.
Simboli di Potere e Ascetismo
Śiva è spesso raffigurato avvolto in una pelle di tigre, segno della sua supremazia sulle forze della natura e del suo stato di perfetto distacco dai bisogni materiali. Questo abbigliamento essenziale esprime la sua libertà da ogni possesso e la sua unione con la dimensione selvaggia e primordiale della vita.
Il suo veicolo è Nandī, il toro bianco che incarna la devozione, la pazienza e la forza interiore necessaria per percorrere la via spirituale. Insieme, il Signore e il suo toro rappresentano la stabilità, la fermezza e la continuità del cammino interiore, dove la forza è sempre guidata dalla consapevolezza.
Śiva risiede sul Monte Kailāsa, la montagna sacra simbolo della quiete interiore e della trascendenza. La sua dimora elevata richiama l’ascesa dello spirito verso le vette della coscienza, lontano dal frastuono del mondo. Tuttavia, il suo vero tempio non è fatto di pietra: sono le foreste e le grotte, luoghi sacri di meditazione e solitudine, dove la mente può liberarsi dalle distrazioni del mondo.
Parvatī, la Śakti Divina
La divinità femminile che lo accompagna, simbolo della sua śakti o energia vitale, è Parvatī, il cui nome significa "Figlia della Montagna".
Ella rappresenta la forza creatrice che equilibra la natura ascetica di Śiva, simboleggiando l’unione perfetta tra l’assoluto trascendente e l’energia immanente.
I loro figli, Gaṇeśa e Skanda, incarnano rispettivamente la saggezza e il comando, la rimozione degli ostacoli e la protezione della legge divina.
Il Segno dell’Infinito - il Liṅga
Il liṅga è il segno distintivo di Śiva, un simbolo astratto della sua essenza, che rappresenta la coscienza pura, il principio senza forma che pervade tutto l’universo.
È un emblema della forza creatrice e dell’unità cosmica tra il maschile e il femminile.
Il Rudra Mantra - il Mantra di Śiva
Uno dei mantra più sacri dedicati a Śiva è il Rudra Mantra, noto anche come Mahāmrityunjaya Mantra, che invoca la liberazione e la protezione dalla morte:
Oṃ tryambakaṃ yajāmahe sugandhiṃ puṣṭivardhanam urvārukam iva bandhanān mṛtyor mukṣīya māmṛtāt
"Veneriamo il Signore dai tre occhi, profumato, che dà la forza e libera dalla morte. Possa liberarci dai legami della morte."
Questo mantra viene recitato per ottenere forza, guarigione e trasformazione, aiutando i devoti a superare le paure e a raggiungere uno stato di pace interiore.
Il Signore Supremo
Śiva è il "Signore che tutto governa", "Colui dal quale tutti gli esseri nascono e al quale tutti ritornano", "Il Sé interiore di tutti gli esseri viventi".
Egli non è solo una divinità, ma il principio eterno dell’esistenza stessa, l’essenza che si cela dietro ogni cosa, il silenzio infinito in cui tutto si dissolve e rinasce.
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