L’Albero Sacro nelle Tradizioni del Mondo

Strettamente collegato al concetto di “albero sacro”, noto anche come “albero del mondo”, l’Albero della Vita appare nella “Genesi” e nel libro dell’“Apocalisse”, come fonte di vita eterna nel Giardino dell’Eden; negli insegnamenti esoterici e mistici della Kabbalah ebraica come rappresentazione delle leggi divine; nei libri sacri dell’induismo, del gianismo, del buddismo e del sikhismo come “Kalpavṛkṣa”, “l’albero divino dei desideri”, “l’albero di Deva-loka che tutto dona”, “l’albero che nasce dalla zangolatura dell’oceano di latte”; nella tradizione islamica come “albero dell’immortalità” e “delle proprietà che non vanno a male”; nella mitologia cinese accanto al drago e alla fenice; e nelle culture maya, azteca e celtica come simbolo di connessione tra cielo e terra e ponte con il divino.

Un Simbolo di Unione e Rinascita

Racchiuso in un cerchio, l’Albero della Vita rappresenta la saggezza, la forza generatrice dell’esistenza, la longevità e la crescita interiore. È immagine dell’interconnessione di tutte le cose nella natura e del ciclo continuo di creazione e trasformazione.

L’Albero della Vita affonda le sue radici nel cuore dell’uomo

Più che un simbolo esterno, l’Albero della Vita è una realtà interiore: il riflesso della connessione profonda tra l’essere umano e il cosmo. Le sue radici affondano nella terra dell’esperienza, mentre i rami si innalzano verso la luce della consapevolezza. Ogni parte dell’albero rappresenta un aspetto del nostro cammino: le radici la stabilità, il tronco la forza, i frutti la realizzazione.
Meditare sull’ Albero della Vita significa riconoscere in sé la stessa linfa che nutre l’universo, ricordando che ogni vita è un continuo intreccio tra terra e cielo.