Un Tesoro della Natura
Conosciuto in India come “Occhio di Śiva”, in Italia come “Occhio di Santa Lucia”, in Africa come “Moneta di Sirena” e in Australia come “Occhio di Gatto”, questo amuleto affascinante è in realtà l’opercolo della conchiglia di un mollusco noto come Astraea rugosa, diffuso in gran parte del Mediterraneo, dove vive a circa 30 metri di profondità.
La forma e il ritrovamento
Di forma rotonda o ovale, l’opercolo si presenta bianco con una spirale sul lato interno, dove risiede il mollusco che lo utilizza per chiudere la propria conchiglia, e con sfumature arancio-rossastre all’esterno. Quando la conchiglia non è più abitata, l’opercolo si stacca e viene trasportato dalle correnti fino agli arenili, dove può essere raccolto. La sua scoperta casuale è da sempre considerata un segno di buon auspicio.
Il simbolo della spirale
La rassomiglianza con un occhio ha ispirato i suoi nomi in tutto il mondo. In Italia l’Occhio di Santa Lucia richiama la santa martire, patrona di Siracusa e venerata come protettrice della vista. In India l’Occhio di Śiva evoca invece il “terzo occhio”, posto al centro della fronte: l’occhio interiore da cui sorge la conoscenza autentica, quello che si apre quando scopriamo la vera natura di noi stessi e dell’esistenza.
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